Il momento è adesso

Occorre svegliarsi prima che sia troppo tardi, altrimenti rischieremo di rivivere la storia già vista 80 anni fa.

Quello che si è visto ieri nei TG nazionali è qualcosa di vergognoso e pericoloso per le nostre libertà democratiche. I dieci medici che a Roma hanno legittimamente espresso la contrarietà a vaccinarsi sono stati trattati come criminali di guerra dai giornalisti e da eminenti politici come il sottosegretario Sileri.

Pensare di obbligare l’intera popolazione ad inocularsi un vaccino prodotto in soli otto mesi è pura follia. Non c’è bisogno di essere un medico per capire che si tratta di un vaccino ancora in fase sperimentale.

Il fatto stesso che sia obbligatorio firmare una liberatoria prima di farselo iniettare la dice lunga sulla fiducia che le stesse Big Pharma ripongono sul loro rimedio, oltre ad essere in contrasto con il principio stesso di obbligatorietà a vaccinarsi. Se, infatti, mi obblighi a vaccinarmi, non puoi pretendere anche che firmi una liberatoria!

Il sospetto è che le rassicurazioni pubbliche del Governo sulla non obbligatorietà (al momento) del vaccino siano una foglia di fico per nascondere un piano ben più articolato e astuto.

Il sospetto è che al Governo sappiano molto bene che se rendessero da subito obbligatorio la vaccinazione a tutta la popolazione italiana, ci potrebbero essere manifestazioni di protesta o di disobbedienza civile. Per questo vogliono dividere la popolazione e mettere uno contro l’altro.

Infatti, in realtà l’obbligo c’è già, ma solo per alcune categorie, ed andrà ad estendersi con il passare dei mesi.

Ci sono già direttive dal ministero della Salute a rendere obbligatoria la vaccinazione per il personale sanitario (pena il rischio di essere espulsi dall’Ordine dei Medici o di essere licenziati dall’ospedale)

Il rischio è che molti che sono contro il vaccino non se ne preoccuperanno perché non fanno parte del personale sanitario. Poi toccherà alle forze dell’ordine e poi ai dipendenti pubblici. Dividere e scaglionare le categorie da sottoporre all’obbligo vaccinale al fine di ridurre i rischi di una forte opposizione al vaccino.

Il risultato sarà che i restanti che ancora si opporranno a vaccinarsi saranno combattuti non solo da chi è favorevole alla vaccinazione, ma anche da alcuni di coloro che erano inizialmente contrari e che saranno stati obbligati a farlo contro la loro volontà e che, a quel punto, pretenderanno che l’obbligo sia esteso a tutti.

Lo scopo finale è fare in modo che l’attuale maggioranza della popolazione italiana che non vuol vaccinarsi o che vuole legittimamente aspettare 12/24 mesi per valutarne i rischi, diventi in breve tempo una minoranza discriminata nel modo di vivere e disprezzata dal resto della popolazione. Non illudiamoci; ciò che stanno passando sulla propria pelle i dieci medici di Roma è solo un’anticipazione del trattamento che sarà riservato ai futuri “obiettori”

Senza contare che ad intere categorie economiche, come ristoratori o la filiera del turismo, non sarà permesso di riprendere normali ritmi senza che prima non sia raggiunta almeno l’immunità di gregge col vaccino. E’ quindi facile prevedere che assisteremo a violente contrapposizioni tra questi operatori, messi in ginocchio economicamente, e chi ancora, legittimamente, vorrà scegliere tra vaccino e cure. E’ importante non cadere nella trappola.

E’ quindi questo il momento di opporsi perché siamo ancora in tempo. Tutti uniti. E’ il momento di dire NO! E’ il momento di alzarsi e di metterci al fianco di coloro che, per primi, sono colpiti da queste assurde disposizioni. E’ il momento di far percepire la vicinanza ai dieci medici di Roma per non farli sentire soli perché la solitudine, proprio nei frangenti in cui è forte la pressione psicologica e mediatica, è la peggiore nemica in grado di farci cedere.

Italia Cristiana è accanto a loro, così come accanto a tutti coloro che si opporranno al folle obbligo di vaccinarsi. Italia Cristiana è per la libertà di scelta come diritto inalienabile. Scelta tra il vaccino e le cure, perché i veri negazionisti sono coloro che negano che esistono delle cure e dei trattamenti in grado di combattere il virus e sostengono che l’unica arma a disposizione sia un vaccino ancora in fase di sperimentazione.

La mancata difesa di questa elementare libertà, infatti, potrebbe un giorno portarci a dire:

“prima di tutto vaccinarono il personale sanitario, e fui contento, perché così ero più tranquillo quando andavo a fare le visite negli ospedali. Poi vaccinarono le forze dell’ordine, e stetti zitto, così la pagavano per tutte le multe che mi avevano fatto. Poi vaccinarono i dipendenti della pubblica amministrazione, e fui sollevato, perché provavo invidia per i loro privilegi. Poi vaccinarono gli Over 60, e io non dissi niente, perché non ero un over 60. Poi misero l’obbligo di vaccinazione anche per me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”

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