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FERMIAMO IL DDL CIRINNÀ: Il 30 Gennaio tutti a Roma!

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Italia Cristiana da sempre in campo  in difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e del diritto di ogni bambino ad avere un papà e una mamma, contro il riconoscimento giuridico di unioni/matrimoni/adozioni omosessuali e delle unioni di fatto parteciperà al corteo organizzato dal “Comitato Difendiamo i nostri figli” contro il ddl Cirinnà a Roma  Sabato 30 Gennaio 2016 appuntamento ore 10,00 al Circo Massimo con arrivo a piazza San Giovanni.
NOI PARTECIPIAMO, PARTECIPA ANCHE TU!
Per info: info@italiacristiana.it – Tel. 06.69.30.65.43

https://www.facebook.com/events/896131383828081/

 

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La Romania dice NO alle unioni omosessuali

Romania-Camera-dei-DeputatiEsattamente un mese fa, il 9 dicembre 2015, la Romania ha detto un chiaro e definitivo NO alla proposta di legge che intendeva legalizzare una sorta di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Già nel 2013 avevano tentato di introdurre il “matrimonio” omosessuale ed era stato bocciato. L’attuale proposta di legge presentata nell’aprile 2015 dal deputato Remus Cernea-Florinel del Partito dei Verdi Verzii è stata respinta il 9 dicembre 2015 con una maggioranza schiacciante di 292 voti contro 2 e un solo astenuto. L’ennesima nazione europea che dice un forte NO al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, ma giornali e tv italiane non hanno detto nulla, non una sola riga, non una sola parola. Siamo consapevoli di vivere sotto un regime, in cui il pensiero unico gender-omosessulista sia l’unico ammissibile. Italia Cristiana si batte da anni in difesa della Famiglia naturale e continuerà a farlo. Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto per crescere e opporci fermamente a questa deriva relativista che ormai unisce tutti i partiti.
Fabrizio Verduchi

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MIELI, LA FORNERO E IL DDL CIRINNÀ: UN’EVOLUZIONE PERVERSA.

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Inizia con una esclamazione di meraviglia l’intervento della Dott.ssa Elisabetta Frezza alla conferenza organizzato a Trebaseleghe (PD). Guardando il pubblico dinnanzi a sé, afferma: «Ho organizzato varie conferenze su questo tema, anche con persone molto più brave di me e c’erano dieci persone! Adesso, all’improvviso tutti sono interessati al “gender”! ».
Dopo aver presentato, in modo esauriente, alcuni accenni storici sul Gender, la Dottoressa analizza la situazione attuale e l’aspetto giuridico della Teoria del Genere.
Nel maggio 2013 viene pubblicato dall’UNAR e dal Ministero delle pari Opportunità la “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. Il primo documento in Italia che ufficializza l’intento di diffondere, facciamo nostre le parole della Dott.ssa Frezza, «un’ideologia perversa che va contro la conservazione della società e il bene comune, che va contro la natura umana, e per chi crede contro il piano della creazione di Dio»: l’ideologia di genere. «Si teorizza questo: al di là dei propri dati sessuali, biologici e anatomici ciascuno deve essere libero di scegliere ed elaborare il proprio genere identitario secondo la percezione che ha di se stesso. Viene così superato il dualismo maschio femmina ritenuto un retaggio culturale opprimente e si spalanca un ventaglio liberatorio di possibilità di scelta».
Nel dicembre dello stesso anno la “Strategia” viene ulteriormente arricchita da un altro documento “Comunicare senza pregiudizi”, destinato ai giornalisti.
Sotto il coordinamento dell’UNAR opera una governance, con un gruppo nazionale di lavoro LGBT che viene definito nella governance: «il luogo centrale per l’elaborazione della strategia». Il gruppo è formato da 29 associazioni omosessuali.
Tra queste, la Dottoressa ci ricorda, il “Circolo culturale omosessuale Mario Mieli”. Mario Mieli era un omosessuale, pedofilo, morto suicida. Il presidente attuale di questa associazione è anche il presidente dei gay pride romani. In uno dei suoi libri, Mieli afferma: «Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. La pederastia invece è una freccia di libidine scagliata verso il feto. […] La corporeità umana entra liberamente in relazione egualitarie multiple con tutti gli esseri della terra inclusi i bambini, e i nuovi arrivati di ogni tipo; corpi defunti, animali, piante, cose annullando democraticamente ogni differenza non solo tra gli esseri umani ma anche tra le specie».
Questo è uno dei componenti della governance che ha prodotto la “Strategia Fornero”. In seguito c’è stata una interpellanza alla presidenza del consiglio da parte di alcuni parlamentari che hanno chiesto il motivo dell’accreditamento presso il Ministero della Pubblica Istruzione come enti di formazione, di associazioni come questi.
Ci si chiede come mai questo gruppo di lavoro LGBT, un’entità anche evanescente che è anche priva di soggettività giuridica e quindi priva di ogni responsabilità, possa essere stata addirittura eletta a consultore stabile dei ministeri e dei ministri; a promotore di progetti legislativi e programmi scolastici e venga investita di poteri il cui esercizio ricade su tutti noi.
Quindi la Ministra Fornero ha varato questo documento che di per sé, dato che non è una legge, non è un regolamento, non ha alcuna valenza giuridica e quindi non può nemmeno essere impugnato. Però da questo, si diramano una serie di provvedimenti che,questi si, hanno invece una forza vincolante.
La vicepresidente del Senato V. Fedeli ha presentato un disegno di legge “Introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di formazione e nelle Università” con l’obiettivo di eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio culturali fondate sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza.
Questo disegno è stato assorbito nella nota legge Renziana definita la “Buona scuola” il 15/07/2015 nel com. 16 del suo art. 1; questo com. 16 rimanda all’art. 5 com. 2 della legge del 2013, la legge sul femminicidio, la quale all’art. 5 incorpora in se stessa il piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere.
Ma come afferma Riccardo Cascioli, in un suo articolo apparso di recente sul “La Nuova Bussola quotidiana”: « C’è però un rischio legato alle polemiche sull’articolo 16, quello di distrarre l’attenzione da un pericolo molto più grave che si sta correndo: ovvero un diabolico compromesso sul Ddl Cirinnà per la legalizzazione delle unioni civili (omosessuali) ».
Come afferma la Dott.ssa Frezza si tratta di « una manovra planetaria di destrutturazione dell’identità dei singoli individui, di destrutturazione della famiglia e quindi della società».
Così scriveva Chesterton: “FUOCHI VERRANNO ATTIZZATI PER TESTIMONIARE CHE DUE PIÙ DUE FA QUATTRO. SPADE SARANNO SGUAINATE PER DIMOSTRARE CHE LE FOGLIE SONO VERDI IN ESTATE. NOI CI RITROVEREMO A DIFENDERE NON SOLO LE INCREDIBILI VIRTÙ E L’INCREDIBILE SENSATEZZA DELLA VITA UMANA, MA QUALCOSA DI ANCORA PIÙ INCREDIBILE, QUESTO IMMENSO, IMPOSSIBILE UNIVERSO CHE CI FISSA IN VOLTO. COMBATTEREMO PER I PRODIGI VISIBILI COME SE FOSSERO INVISIBILI”.
«Hanno dichiarato guerra alla realtà! Noi siamo in guerra e ci tocca di combattere, anche!»

ARTICOLO BASATO SULLA CONFERENZA TENUTA DALLA DOTT.SSA ELISABETTA FREZZA PRESSO TREBASELEGHE (PD) IL 26/08/2015.

https://www.youtube.com/watch?v=uvdDcrLc-H0

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Gli Sloveni dicono NO alle adozioni e ai matrimoni omosessuali

Nel 2012 gli sloveni avevano detto un forte NO all’equiparazione tra il matrimonio naturale tra un uomo e una donna e l’unione omosessuale. Ma sappiamo come certi lobby di potere cercano di andare contro la volontà e sovranità popolare pur di far passare queste leggi e così a marzo di quest’anno in Slovenia il Governo di centro-sinistra guidato da Miro Cerar aveva approvato una legge che voleva equiparare  le unioni omosessuali al matrimonio tra un uomo e una donna con il fine ultimo di far adottare i bambini alle coppie omosessuali. Oggi, 20 Dicembre 2015, con un referendum, i sloveni hanno ribadito il loro NO ai matrimoni omosessuali, NO alle adozioni omosessuali con un 63% dei voti validi. L’Europa dei Popoli resiste in difesa della Famiglia, difendiamola anche noi!
Fabrizio Verduchi

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Manifestazione in difesa della famiglia – Teramo 11 Ottobre 2014

Sabato 11 Ottobre 2014 a Teramo Italia Cristiana è scesa in piazza in difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e per il diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre.

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