L’europa ci taglia pure le pensioni. Italiani sempre più poveri. Italia allo sbando.

Inps_Pensioni_Commissione_Europea

Alzare l’età pensionabile. Bruxelles comanda, i politici italiani eseguono senza fiatare. Si va in pensione – chi ci arriva – sempre più tardi. Tutti d’accordo, politici e sindacati.  Nessuno si oppone.

Certo, in questi giorni va in onda il teatrino, la farsa del tira e molla, delle trattative e delle minacce di scioperi generali. Ma per ottenere che cosa ? Forse di rimandare al mittente le imposizioni e le minacce a corredo ? No di certo.                                                                                                L’aspettativa di vita si alza? Bene, tagliamola per legge! Ce lo chiede l’europa.  Quei soldi servono ad altro. Servono per “salvare” le banche, per importare i clandestini, per finanziare campagne ideologiche di indottrinamento forzato, per qualsiasi cosa, ma  per carità, non vengano dati ai pensionati. Forse il governo sta pensando, come per i terremotati, agli sms solidali.

L’europa dice che finché il cardiogramma degli italiani arrivati in età da pensione da segni di vita, finché non ci sono infarti in corso, ischemie, ictus o trombosi certificabili, non è possibile assegnare loro quanto gli spetta. Una vita di lavoro, la fatica degli ultimi anni sognando l’agognata pensione ma….niente da fare. Abbiamo scherzato. L’europa ha detto di no.

Tutti cercano di salvare la faccia, fingendo di trattare e di avere ancora voce in capitolo.  Ma diciamolo chiaramente, da quando i potenti d’europa hanno fatto cadere il governo legittimo, con la complicità fattiva di molti pezzi dello Stato, imponendo esponenti di loro fiducia, l’Italia è stata ridotta ad una “semplice espressione geografica”.

Il massacro degli italiani, cominciato con l’entrata in vigore dell’euro, ha subito un’accelerazione decisiva e un inasprimento senza precedenti, da quando i governi, non sono più espressione della volontà popolare, ma vengono decisi a Bruxelles, Parigi e Berlino.

Oggi, anche il più piccolo burocrate della più sconosciuta commissione europea, quello con un nome impronunciabile (sarà scelto apposta ?), si rivolge all’Italia con toni perentori e ricattatori.

La verità è che l’Italia non è più un paese sovrano. La nostra sovranità è stata svenduta da questa classe politica apolide. Dagli stessi che in questi giorni hanno l’incredibile faccia tosta di ripresentarsi agli italiani come il nuovo che avanza, come se niente fosse accaduto. Ci hanno tolto il diritto al lavoro, alla salute, alla pensione, a costruire una famiglia e a poterla mantenere, alla casa, al voto… e si presentano con tanto di sorrisi e slogan indossando i panni dei salvatori.  Tanto che gli importa a lor signori ? I media sono tutti nelle loro mani e il sistema di voto è blindato. E comunque sceglie l’europa, mica gli italiani.

Che dolore vedere la nostra patria derisa e ingannata, senza più nessuna personalità di rilievo che si erga in sua difesa.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!”

Riprendiamoci la nostra sovranità, venite con noi !

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