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COMUNICATO STAMPA L’Italia si opponga all’introduzione dell’aborto nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: l’Italia si opponga all’introduzione dell’aborto nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea

La Francia, appena un mese fa, ha introdotto nella Costituzione del proprio paese la libertà di abortire e Macron immediatamente ha chiesto di imporla a tutti i popoli europei, proponendo che l’aborto venga accettato incondizionatamente da tutti gli altri paesi, inserendolo nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea e proprio domani, 11 aprile, l’Europarlamento voterà una risoluzione mortifera che va in questa abominevole direzione.

 L’Italia si opponga fermamente a tale barbarie perché, come ribadito dal Vaticano, “non esiste il diritto a sopprimere una vita”.

L’Italia difenda strenuamente anche in Europa la Vita dal concepimento alla morte naturale, contrastando qualsiasi tentativo di violare la Carta di Nizza che invece afferma, all’Art.2, che “ogni individuo ha diritto alla vita”.

Italia Cristiana rilancia la centralità del valore della vita come diritto inviolabile e fondamentale, il rispetto del quale condiziona l’esercizio di ogni altro diritto.

Così afferma in una nota Fabrizio Verduchi, presidente di Italia Cristiana.

Roma, 10/04/2024

Ufficio Stampa Italia Cristiana

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Mi sono sempre chiesto, regimi totalitari come nazismo e comunismo, in che modo avessero potuto instaurarsi.

Regimi totalitari
Mi sono sempre chiesto, regimi totalitari come nazismo e comunismo, in che modo avessero potuto instaurarsi. Non c’era una reazione, un baluardo, una comunità che fermasse l’ascesa del male? Mi chiedevo sempre, ma il popolo, le persone comuni, quelle per bene, cosa facevano? L’ho capito oggi. Molti sono stati complici. Condividevano le scelte discriminatorie e violente del regime per convenienza. Altri erano semplicemente legalisti senza coscienza, c’erano pseudo-leggi emanate dal regime e dovevano essere rispettate, non si ponevano il problema se fossero giuste o ingiuste, per loro erano leggi dello stato. Come ha scritto chiaramente Solženicyn in Arcipelago Gulag «È lecito eseguire ordini affidando ad altri il peso della propria coscienza?» Noi sappiamo, senza ombra di dubbio che non sia lecito.
Quanto è importante il ruolo della nostra coscienza in ogni nostra azione, in ogni momento. Una coscienza ben formata, non solamente per il Bene di noi stessi, ma per quello di tutta la comunità. Oggi troppi agiscono senza coscienza, o semplicemente ce l’hanno deformata dalle ideologie o dal proprio tornaconto personale, oppure affidano ad altri il peso della propria coscienza.
Dio ce ne chiederà conto, se abbiamo agito secondo coscienza e se ci siamo adoperati affinché la nostra coscienza fosse rettamente formata.

Fabrizio Verduchi

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Declino della società: da dove è necessario ripartire

Feto_no_aborto

Chiamati ad essere annunciatori della verità, come ci si deve comportare di fronte a una società che promuove principi non etici e contrari alla dignità dell’uomo?

Per rispondere a tale domanda è necessario definire il concetto di libertà della persona.

L’uomo possiede il libero arbitrio, ovvero la facoltà di scegliere di compiere il bene e il male, conoscendo le conseguenze dell’uno e dell’altro. Ma Dio, spiega sant’Agostino, ha creato l’uomo libero di scegliere perché possa decidere di compiere sempre il bene, guardando a Cristo, Sommo Bene, Amore e Verità. Continua la lettura di Declino della società: da dove è necessario ripartire

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Limitazioni delle Messe, una battaglia che continua

Sono trascorsi diversi giorni dalla decisione circa la limitazione delle sante Messe da parte del governo francese, che dopo aver rivalutato il limite di 30 fedeli partecipanti alle celebrazioni, ha dato ordini ben precisi circa la disposizione dei posti all’interno delle chiese.

Decisione che, come aveva fatto sapere il ministero francese, dovrebbe avere un prosieguo, “al fine di preparare l’evoluzione delle misure di contenimento a partire dal 15 dicembre prossimo”. Continua la lettura di Limitazioni delle Messe, una battaglia che continua

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Aborto: a 42 anni dalla nefasta legge 194

Aborto: a 42 anni dall’approvazione della nefasta 194, legge che legalizza l’aborto in Italia, chiediamo che sia abrogata e sostituita con una legge che tuteli veramente la maternità e la salute della donna e del bambino.

L’aborto non è un diritto, l’aborto è un delitto, l’aborto è un omicidio, l’aborto uccide un bambino nel grembo materno.

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