L’Italia è sotto attacco. Ci vogliono affossare come hanno fatto con la Grecia.

ParlamentoItaliano

Ogni giorno, attraverso giornali, radiogiornali e telegiornali, veniamo bombardati dalla minaccia della Commissione Europea di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia.
Ce ne parlano come se fosse la cosa più giusta del mondo, a fronte di un comportamento irresponsabile di chi ci governa.
Lascia stupefatti sentire tanti giornalisti, intellettuali e politici italiani schierarsi a favore delle ragioni addotte da questi super esperti europei.

Eppure, sono proprio le scelte economiche imposte dall’Europa che negli ultimi anni hanno fatto lievitare il debito pubblico di circa 300 miliardi!

Trecento miliardi di debito dopo l’insediamento di “tecnici” che, scalzando chi governava in modo legittimo, si sono insediati senza passare dalle urne, senza il consenso popolare, senza quindi alcun titolo, ma con il mandato e la compiacenza dei capi di paesi stranieri e della Commissione Europea che ha apprezzato e lodato questi “guru” che ci hanno ridotto in braghe di tela.
Costoro sono riusciti, in un colpo solo, a disintegrare l’economia delle imprese e delle famiglie italiane, alzando il debito pubblico di trecento miliardi. Roba da Premio Nobel!

E’ l’Italia che deve aprire una procedura di infrazione verso questa Europa, sia chiaro!
Qualcuno deve pagare i danni, e questo qualcuno non siamo noi. Noi siamo quelli che i danni li hanno subiti.

Migliaia di imprese fallite, famiglie sul lastrico, pensioni sempre più incerte, valore degli immobili crollato, servizi basilari sempre più costosi e inefficienti, senso di incertezza, di paura e di sfiducia generalizzato e quasi cronicizzato.
Tutto questo è il frutto delle brillanti idee dei guru dell’economia, quelli super laureati, con i master che contano, pieni di titoli e di stellette.   E in più, dobbiamo sorbirci ogni giorno  il martellante messaggio di tutti i media di regime: l’Italia dei furbetti, l’Italia razzista, l’Italia fascista.

L’Europa bacchetta l’Italia per il reddito di cittadinanza, e su questo potremmo anche concordare, dato che il miglior modo per distribuire la ricchezza è quello di distribuire il lavoro.
Il lavoro non viene distribuito dallo Stato ma dalle imprese.  Ma oggi, tenere in piedi un’azienda e pagare gli stipendi è diventato, per molti, un atto di eroismo.  Le nostre imprese sono asfissiate da tasse e burocrazia.
Come aiutare,  quindi,  le imprese? Secondo l’Europa dovremmo aumentare proprio  le tasse e la burocrazia.
Facile no? Se non sei d’accordo, non capisci niente.

Il governo dei professori, da Monti in poi – che ha accelerato la catastrofe economica partita con i governi di Romano Prodi – ha ridotto drasticamente le possibilità di spesa delle famiglie.  Arrivare a fine mese è un terno al lotto.
Ma l’Europa ha una soluzione anche per questo, ed è sempre la stessa: aumentare le tasse.
Così in un colpo solo si colpiscono le famiglie e le imprese, in un circolo vizioso. Le famiglie non spendono, perché non possono spendere, e le imprese chiudono, lasciando a casa chi mantiene la famiglia.
L’Europa ha una soluzione per ogni problema, solo che si tratta di una “soluzione finale”.

La Lega vuole impegnarsi per tagliare drasticamente le tasse alle imprese e alle famiglie. E questa è l’unica scelta di buon senso, ed è una scelta coraggiosa.
Tagliare le tasse e snellire la burocrazia, sbloccare i cantieri e pagare i debiti che lo stato ha verso gli imprenditori privati, darebbe una spinta forte e concreta per far ripartire il Paese.
Dobbiamo sostenere Salvini in questo momento cruciale, sperando che Di Maio lo segua per il nostro bene.

Dobbiamo sostenerli con forza, anche perché i loro attuali avversari, sono i nostri avversari. Su questa battaglia si stanno delineando sempre più chiaramente due schieramenti. Da una parte c’è chi vuole far ripartire l’Italia, dall’altra chi la vuole affossare per poi spartirsela, come hanno già fatto con la Grecia.
Ed è triste dover constatare come siano tanti, troppi, quei politici italiani schierati con la parte avversa.

La maggioranza che oggi sostiene il governo, che su questi temi è la maggioranza assoluta del nostro Paese, è già sotto attacco all’interno della stessa compagine governativa. E non solo….
La vera lotta non è tra Salvini e Di Maio, come vogliono farci credere, ma tra chi vuole servire l’Italia e chi la vuole asservire.
Italia Cristiana sostiene chi vuole il bene dell’Italia. E tu, da che parte stai ?
Domenico Defronzo

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