Aggiorniamo la Costituzione: L’Italia è una Repubblica che promuove e difende la vita e la famiglia.

Italia Cristiana al Family Day 2016
Italia Cristiana al Family Day 2016

Vogliamo veramente uscire dalla crisi? E allora dobbiamo aggiornare la nostra Costituzione.  I padri fondatori scrissero che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, dando per scontato che il lavoro non fosse il fine, ma il mezzo per garantire a tutti gli italiani di formare una famiglia,  di diventare padri e madri e di poter garantire un sostentamento dignitoso.

Difendere e promuovere la vita è condizione imprescindibile per garantire lo sviluppo, su tutti  i fronti.

Pensiamo per esempio alle pensioni. Ogni tre anni si parla del taglio delle pensioni, anche se si usa un linguaggio più neutro come “riforma delle pensioni”,  ma solo di tagli si tratta.   E non si parla di taglio agli sprechi, perché la pensione non è uno spreco,  ma  la giusta remunerazione che un lavoratore percepisce dopo  una vita di lavoro.  Ah, naturalmente stiamo parlando delle pensioni delle persone qualunque, cioè quelle che servono per pagarsi il pane e il latte, le spese di condominio, e la valanga di tasse che ogni anno aumenta la disperazione degli italiani.

Già… perché le pensioni da nababbi, quelle che partono dai 4 zeri in su mensili, quelle no, non si possono toccare, i giudici hanno detto che ridurle è anticostituzionale. Vedete? Dobbiamo proprio aggiornare la costituzione, perché così non risponde più ai principi di giustizia ed equità sociale.

Ma torniamo alla “riforma delle pensioni”, cioè al taglio che si fa alle pensioni ogni 3/5 anni.  Lo si fa perché nel nostro paese il tasso di natalità è vicino allo zero.  Una volta il numero dei lavoratori era altissimo, rispetto ai pensionati.  Oggi il rapporto si è ridotto drasticamente. E, se non fermiamo questi governi che vogliono distruggere l’Italia, arriveremo al paradosso che saranno i pensionati a dover mantenere i lavoratori. Anzi, ci siamo già arrivati, se pensiamo che molti anziani pensionati mantengono, con sacrifici enormi, i figli adulti senza lavoro.  Intanto  il Consiglio d’Europa ci bacchetta perché in Italia ci sono troppo pochi aborti.  L’Europa vuole che in Italia aumentino gli aborti,  gli uteri in affitto (creando orfani per legge), diminuiscano gli stipendi, si taglino le pensioni, si incrementino le tasse nel numero e nella specie e si aprano le porte a tutti senza regole. Bella questa Europa! Un sogno, vero ?  E se dissenti sei razzista, estremista, omofobo, retrogrado, mammone, antiquato, medievale, integralista, e chi più ne ha più ne metta.

L’unica via per riprenderci è invertire la rotta, cioè fare figli, farne tanti. Alla faccia di chi ci vuol male. E per questo dobbiamo garantire ogni tutela ai giovani che vogliono formare una famiglia, e dobbiamo mettere al centro dell’interesse nazionale la promozione e la difesa della vita e della famiglia. Proprio così, si parla di INTERESSE NAZIONALE.

Ricordate che gli stessi che oggi aprono le porte ad un’immigrazione selvaggia, senza regole, motivandola con la mancanza di forza lavoro, sono gli stessi che hanno sempre contrastato il matrimonio, e che hanno sempre proposto l’aborto, o al massimo, il figlio unico. Sono persone che non amano l’Italia anzi, non amano proprio niente, ripiegati come sono sui loro interessi economici.

Il piano per una ripresa dell’Italia passa dalle famiglie e dalle nuove nascite. Mettiamo i giovani nelle condizioni di potersi sposare, senza dover accendere mutui che li strozzano per il resto della loro vita. Garantiamo ai giovani e  alle famiglie esistenti una legislazione che si prenda cura di loro.  Riconosciamo ai pensionati il diritto sacrosanto di vivere dignitosamente, e di poter regalare a tutti noi la loro esperienza e la loro capacità acquisita in una vita di lavoro, di sposi, di padri e di madri.

La ripresa dell’Italia passa dalla ripresa della vita. Difendiamola insieme !

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